I fiori sono gli occhi con cui guardare la natura.
Flowers are the eyes to look at nature. (Gerhard Uhlenbruck)
“DI FIORE IN FIORE”
I fiori ci guardano. I fiori ci scelgono. Emozioni cromatiche che ci catturano nella loro rete. Ci raccontano la purezza dei pigmenti degli affreschi. Ci insegnano l’armonia delle architetture scultoree.
E se il Buddha diceva che chi ama un fiore lo annaffia ogni giorno, io esprimo il mio amore per quel magico mondo attraverso la mia fotografia, quella diretta e quella elaborata per esprimere al meglio quello che il florem mi trasmette.
Ci confidiamo l’uno con l’altra. Ore a parlare della veste e della flessuosità dell’immagine. Di fiori ce ne sono tanti. Si deve saper competere per mettersi in mostra.
E così, davanti a me, alcuni fiori improvvisano delle danze, altri si levigano i petali. C’è quello che cerca di sorprendermi con delle dissolvenze e quello che insiste che è nato perfetto così com’è.
E io li amo tutti. Mi diverto a fingermi indifferente. Gli passo davanti per poi tornare indietro, fare il giro, chinarmi, puntare l’obiettivo. E a loro non pare il vero primedonne come sono.
Il nostro è un rapporto naturale e di rispetto. Ho promesso che non li farò mai sfigurare. Altrimenti si offenderanno.
Susanne John
From Flower to Flower
The flowers look at us. Flowers choose ud. Chromatic emotions that capture us in their net. They tell us about purity of pigments in fresco painting. They teach us the harmony of scultural architecture. And if the Buddha says that those who love a flower water it every day, I express my love for that magical worls through my photography, the direct and the elaborated one to best express what the florem transmits to me.
We confide in each other. Hours to talk about the dress and teh flexibility of the image. There are so many flowers. They have to know who to compete to show off.
And so, in front of me, some flowers improvise dances, others smotth their petals. There is one who tries ti surprise me with fades and the one who insists that it was born perfect at it is.
And I love them all. I enjoy pretending to be indifferent. I pass in fronto f them and then go back, go around, bend down, aim for the goal. And they don't seem like the real prima donnas as they are.
Ours is a natural and rspectful relationship. I promised that I will never make them look bad. Ojterwise they will be offended.
Susanne John